Accesso alla specialità, risoluzione Pd per graduatoria unica. Pieno sostegno dai giovani medici (da DoctorNews33 del 9 ottobre 2015)

Data:
10 Ottobre 2015

I giovani medici della Sigm mostrano il loro pieno sostegno alla sottoscrizione dei deputati del Partito Democratico Filippo Crimì, componente della commissione Cultura, Donata Lenzi, capogruppo dem nella commissione Affari sociali, e Maria Coscia capogruppo Dem in commissione Cultura, per la messa a sistema dell’accesso alla formazione medica post-lauream. «La risoluzione – fa sapere la Sigm – se tradotta in sede normativa, consentirà di superare le attuali criticità nel sistema di accesso alla formazione medica – sia specialistica che specifica di medicina generale – che in atto prestano il fianco a ricorsi ed all’accesso in sovrannumero rispetto al fabbisogno programmato di medici, permettendo al contempo di non sprecare risorse preziose a causa delle rinunce di contratti di formazione specialistica o borse di medicina generale da parte di quanti risultano in posizione utile in entrambe le graduatorie. Inoltre, tale innovazione rappresenterebbe il presupposto per valorizzare lo status ed il ruolo dei corsisti di medicina generale equiparandolo a quello dei medici in formazione specialistica». La risoluzione, sottoscritta da Filippo Crimì e da Maria Coscia, oltre a chiedere di istituire una graduatoria unica nazionale per scuole di specializzazione e per corsi di formazione di medicina generale, avanza l’ipotesi di concentrare le prove di selezione in poche sedi idonee, funzionali e di grandi dimensioni e che i test siano improntati maggiormente sul ragionamento clinico, omogeneizzando anche i titoli curricolari a livello nazionale per non creare disparità. «Chiediamo – aggiungono i giovani medici – che nella prossima Legge di Stabilità si reperiscano le risorse necessarie a sostenere la formazione medica post-lauream tutta. Auspichiamo, pertanto, che la risoluzione possa trovare condivisione trasversale a tutte le compagini politiche Parlamentari e che si apra un confronto sereno e costruttivo senza che si contrappongano al cambiamento posizioni ideologiche non più attuali e sostenibili». E l’appello non è rivolto solo alle istituzioni e al governo, ma soprattutto agli ‘addetti ai lavori’. «In tale direzione chiediamo che la Fnomceo, che si dichiara attenta alle istanze delle giovani generazioni di medici, faccia propri i contenuti della proposta sia in sede degli annunciati Stati Generali della Professione Medica che della mobilitazione “unitaria” della Professione».

Rossella Gemma

Ultimo aggiornamento

10 Ottobre 2015, 22:10

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