(49) ENPAM – Oliveti – ADEPP: quando il passo è più lungo della gamba – Politica e affari all’ombra dell’Enpam (da miowelfare del 19 novembre 2016)

Data:
29 Novembre 2016

Fonte: Left

La vicenda con i suoi dettagli l’abbiamo raccontata su Left. it la settimana scorsa, è quella di un ente, la Fondazione Enpam, che ha un patrimonio di circa 19 miliardi e si nutre dei contributi versati dai medici per fornire loro “previdenza e assistenza”. Un ente che eroga un servizio di copertura assicurativa ai medici di base che si ammalano e, se il periodo di malattia è inferiore a 31 giorni, lo fa attraverso una polizza assicurativa, la cosiddetta “30 giorni” appunto, affidata a Generali nel 2009, con un contratto sottoscritto direttamente dai sindacati maggiormente rappresentativi in Empam e modificabile solo con il loro consenso unanime (alcuni di quei sindacalisti hanno scalato i vertici della fondazione). La polizza, del valore di 20 milioni l’anno, è stata poi disdetta a luglio 2015 ma oggi è ancora in vigore. La disdetta era legata alla volontà della Fondazione di migliorare il servizio e risparmiare sul premio, tanto che il suo presidente, Alberto Oliveti, nel Cda del 27 marzo 2015 così dichiara: «Oltre a prendere atto dell’intollerabile situazione determinatasi sia per l’inefficienza operativa delle Assicurazioni Generali, sia per i mancati pagamenti delle spettanze…». Chi si sarebbe dovuto occupare della “30 giorni” – assieme ad altro, così come indicato nell’articolo online – è una società in house partecipata al 100% da Enpam, la Enpam sicura srl con capitale sociale di 1,5 milioni di euro e presieduta da Giacomo Milillo, già nel Cda della Fondazione e al vertice del sindacato Fimmg. Nonostante il costo per la costituzione della società, le assunzioni relative, gli stipendi e i contratti, la Enpam Sicura srl chiude i battenti per volontà espressa dello stesso Oliveti dopo pochi mesi. Da qui parte il servizio pubblicato da Left on line, per raccontare di rapporti di consulenza e di società di brokeraggio la cui utilità e la cui funzione è tutta da chiarire, innanzitutto a beneficio dei medici, che – come confermano le reazioni all’articolo – vogliono vederci chiaro. Una ricostruzione, quella del nostro giornale, che a sentire il responsabile comunicazione dell’ente avrebbe omesso «fatti cruciali, come il veto dei ministeri del Lavoro e dell’Eavrebbe potuto predisporre una procedura ad evidenza pubblica per assegnare il servizio, mentre invece ha optato per continuare a mantenerlo in capo a Generali. D’altro canto, sia l’ipotesi dell’impugnazione del provvedimento ministeriale sia quella del ricorso al mercato tramite “gara” sono state esplicitate dallo stesso presidente di Enpam, come risulta dal verbale del Cda del 18 dicembre 2015, in cui si legge che Alberto Oliveti ha chiesto al cda “la fiducia” sul suo progetto di «raggiungere l’obiettivo della gestione diretta delle prestazioni assistenziali relative ai primi trenta giorni di malattia». L’intenzione era di partire dal primo gennaio 2016 con il consenso dei ministeri vigilanti alle modifiche regolamentari, ma «qualora i ministePer l’ente l’inchiesta su Left.it ha omesso “fatti cruciali” come il veto dei ministeri controllanti al via per la società Enpam sicura. Ma perché il vertice non ha reagito come annunciato? conomia che ha impedito ad Enpam di partire con la nuova tutela 30 giorni dal 1 gennaio 2016». E questo renderebbe «impossibile al lettore capire perché è ancora Generali ad occuparsi di questa copertura…». In realtà, l’intervento dei ministeri dell’ambito delle loro attività di vigilanza non è parso centrale ai fini della ricostruzione, dal momento che, se Enpam avesse voluto insistere sulla sua linea avrebbe potuto impugnare l’atto ministeriale, cosa che non è avvenuta. E in ogni caso, ricevuta notizia del “veto”, l’ente ri si pronunciassero con un diniego all’approvazione la fondazione adirà le vie giudiziarie e nel frattempo bandirà una gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della copertura assicurativa dei primi trenta giorni di malattia». Così recita il verbale, così si era impegnato a fare Oliveti,così non è stato fatto. Perché? Il 26 novembre è convocata l’assemblea di Enpam. Chissà che non sia l’occasione per fornire dei chiarimenti su questa vicenda, ai medici italiani e non solo.

Ultimo aggiornamento

29 Novembre 2016, 08:24

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