10 MAGGIO 2019 – ORDINE DI LATINA – Assemblea degli Iscritti – In ricordo di Sara Panfilio che ci ha lasciato il 3 maggio all’età di 39 anni

Data:
12 Maggio 2019

Sara Panfilio-foto tessera     sara

10/05/2019

Ricordare Sara per me è motivo di orgoglio e di onore, ma anche di profonda sofferenza; sì perchè nonostante ci conoscevamo da meno di 2 anni, le ero molto legata, come dicevo anche a lei, era come una sorella minore. Opinione comune è che quando la incontravi per la prima volta, ti “entrava subito dentro”: inizialmente per la sua bellezza, eleganza, solarità, dolcezza…poi piano cominciavi a conoscerla, apprezzavi le sue peculiarità caratteriali e non potevi farne più a meno. Diventava subito la tua confidente, l amica del cuore con cui confidarti, divertirti, con cui condividere gioie e dolori. Sara e’ stata una mamma meravigliosa, anche se per troppo poco tempo, era una figlia e moglie attenta e premurosa.

Sara era un medico… l ho conosciuta quando iniziò a lavorare al Pronto Soccorso di Terracina…era la sua prima esperienza nella medicina d’urgenza. All’inizio era timorosa anche se molto motivata. Da subito si distinse per la sua preparazione, professionalità… era umile, disponibile, generosa, sorridente con tutti.

Anche nel momento in cui scoprì la sua malattia, Sara continuò a lavorare… le dicevamo: “Sara ma come fai? Come ti va di visitare i pz, soprattutto quelli che si lamentano ma non hanno nulla…come fai a dare conforto e cura al pz col cancro che sta morendo…come fai a non perdere mai il controllo…ma chi te lo fa fare…”.

Anche durante i cicli di chemioterapia… anche quando la malattia cominciava a prendere il sopravvento… anche quando il corpo non riusciva a seguire completamente la sua volontà… Sara continuava a svolgere la sua professione senza mai lamentarsi, senza piangersi addosso. Pochi giorni prima che ci lasciasse, quando il suo corpo era sfigurato dalla malattia, Sara ha avuto la forza e volontà di recarsi nello studio medico che sarebbe dovuto diventare il suo per conoscere e visitare i suoi futuri pazienti. Lei amava il suo lavoro, si prendeva cura dei suoi pazienti, aveva sempre un sorriso per tutti, nonostante tutto. Aveva verso tutti un innato senso di accudimento.

Sara è stata lei stessa una pz…forse la pz che ognuno di noi vorrebbe avere, dal punto di vista del comportamento…ovviamente. Eseguiva correttamente e diligentemente tutto quello che le veniva proposto. Sara ha fatto di tutto, ha provato di tutto per poter guarire. Nulla ha lasciato intentato.

In questi mesi il cancro l ha progressivamente mutilata nel suo essere donna, lei bella come il sole ed anche brillantemente specializzata nella medicina estetica, seguiva il suo declino… ma nonostante questo, non ha mai mollato, non ha mai smesso di lottare, di sperare, c ha creduto fino alla fine…non solo per lei ma anche per tutti noi che le stavamo accanto. Non l ho mai vista perdersi d’ animo, o meglio “metabolizzava il colpo e subito ripartiva” con sano ottimismo. Non ha mai smesso di volersi sentire donna: Sempre ordinata, truccata, curata nei dettagli. Ha continuato ad amarsi e ad amare. Era severa anche verso chi vicino a lei tendeva a lasciarsi andare… anche solo fisicamente.

Sara non c’è più…la malattia ce l ha portata via…ma io credo che sia solo apparenza…anzi ne sono sicura.

Sara ha vinto la sua battaglia, il cancro ha perso…lui non c’è più. Il cancro è in una tomba e non farà più male a nessuno. quello che c’è e rimarrà per sempre sei tu Sara e tutto quello che c hai insegnato:

l’attaccamento alla vita; il valore e il rispetto verso la nostra professione; la dignità, il sorriso, la speranza nella malattia. L’essere donna sempre e comunque… L amore…l’amicizia. E ce ne sarebbero ancora…

Grazie

Monica

Ultimo aggiornamento

13 Maggio 2019, 21:04

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